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La cittร  e le sue mura incerte, Murakami - book club di Ottobre #libri #recensionelibri #murakami

3,103 ืฆืคื™ื•ืชยท 01/11/24
giugyssima
giugyssima (@giugyssima)
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๐Ÿ“šBook Club di ottobre: โ€œLa cittร  e le sue mura incerteโ€, Murakami, einaudieditore. Tra le note che ho scritto mentre leggevo il libro, alcune sono state come spine che mi si conficcavano nelle dita. Da grande appassionata di Murakami (ho letto 17 suoi libri), avevo grandi aspettative per questo nuovo romanzo lungo. Sono rimasta delusa? ๐ŸคPartiamo dagli elementi del libro che ho apprezzato: ๐Ÿ”ฎ1)Il tema della psiche come qualcosa che si manifesta nel mondo esterno. Ho interpretato la Cittร , i suoi abitanti, lo spirito del Signor Koyasu ed in parte Yellow Submarine come elementi dell'inconscio del protagonista che si fondono con la realtร  esterna. Da ciรฒ scaturiscono molte riflessioni sulla natura della realtร : in che misura รจ proiezione della psiche? E se tutto ciรฒ che percepiamo venisse in realtร  da dentro di noi? Il fatto che anche la Signora Soeda possa vedere lo spirito di Koyasu fa riflettere su quanto (o quanto poco) della nostra esperienza personale condividiamo davvero con le altre persone. โœจ2)L'ode al realismo magico. Credo che il genere letterario del libro sia il giusto vascello per traghettarne il tema. Nel realismo magico - lo dice il nome - realtร  e magia coesistono, proprio come mondo esterno e psiche si fondono nell'esperienza umana. ๐Ÿฏ3)La Cittร  come manifestazione concreta della psiche (secondo la mia interpretazione). Mi รจ piaciuta l'idea di un luogo senza tempo, in cui non possiamo davvero sapere se siamo persone o ombre, e le cui mura non possono essere superate perchรจ in realtร  non hanno sostanza. Ho apprezzato anche l'idea dei sogni che il lettore deve leggere, che io interpreto come elementi dell'inconscio collettivo. ๐Ÿ˜žCi sono tuttavia alcuni elementi del libro che non hanno incontrato il mio gusto: โœ๐Ÿผ1)Lo stile, che ho percepito come โ€œpigroโ€, soprattutto considerando la prosa evocativa che ho trovato in altri romanzi di Murakami. Certo, ci sono immagini e metafore toccanti, ma ne ho segnate meno di 20 nell'arco di 550 pagine. ๐Ÿ’ฌ2)Lunghi dialoghi artificiosi, in cui il protagonista non fa altro che ripetere sotto forma di domanda ciรฒ che il suo interlocutore gli ha appena detto. Io considero i dialoghi come uno strumento per mostrare il conflitto nella storia, mentre in questo romanzo sono usati principalmente per l'esposizione di idee. โฐ3)Il ritmo. Tutti gli altri libri di Murakami (a parte Vento e Flipper), dopo un inizio lento, mi hanno sempre risucchiata proprio grazie al loro ritmo perfettamente bilanciato. In questo caso invece, ogni volta che la storia sembrava finalmente accelerare, perdeva subito l'abbrivio, fin quasi a fermarsi. Di conseguenza, la mia lettura รจ andata avanti piรน per inerzia che per la trazione che le storie di Murakami di solito esercitano su di me. ๐Ÿฅฑ4)Elucubrazioni lunghe e ripetitive. Mi piacciono i libri carichi di conflitto interiore che portano il lettore dentro alla mente dei personaggi. Tuttavia, trovo che le continue iterazioni delle stesse riflessioni sugli stessi temi appesantiscano la narrazione e sottovalutino il lettore (mi รจ spesso venuto da pensare: ma davvero crede che io non abbia capito quanto lui abbia sofferto per la scomparsa della ragazza?). ๐Ÿ˜5)Un protagonista per il quale non ho sentito nulla - e di conseguenza una storia che mi ha fatto provare solo poche emozioni tiepide. Questo รจ per me il grande mistero di questa lettura: come รจ possibile che io non sia salita sul treno emotivo di questo personaggio sofferente? Forse perchรจ lui mi ha raccontato le sue emozioni, ma non me le ha mostrate? (Vi prego, aiutatemi a risolvere il mistero nei commenti!) ๐Ÿค”Tuttavia, i primi 4 elementi che non mi sono piaciuti potrebbero trovare giustificazione nel tentativo di Murakami di ritrarre un vero e proprio flusso di coscienza all'interno del romanzo. In questo senso, si potrebbe notare che 1) quando parliamo a noi stessi non parliamo in modo poetico; 2) i nostri dialoghi interiori sono spesso un susseguirsi di affermazioni, dubbi e smentite; 3) in un luogo senza tempo come la Cittร , il ritmo non esiste; 4) i nostri pensieri sono ripetivi. Quindi, Murakami potrebbe aver scelto di rappresentare in modo esatto il panorama psicologico del protagonista, sacrificando la forma a vantaggio della grezza sostanza. Se รจ cosรฌ, rispetto la sua scelta artistica, anche se รจ andata a discapito della mia lettura. ๐ŸŒนAllora, sono rimasta delusa? Ve lo dico sinceramente: mentre lo leggevo, sรฌ, sentivo le spine delle mie aspettative disattese conficcarmisi nelle dita. Solo dopo averlo finito ho iniziato a scorgere tra i rovi di ciรฒ che non mi รจ piaciuto - se non proprio una rosa - almeno un bocciolo delle abilitร  di uno die miei autori preferiti. ๐Ÿค—Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti, parliamone insieme! ๐Ÿ“–Se vuoi acquistare il libro, lo trovi qui: https://amzn.to/40rrfcy (link Amazon affiliato)

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