Giorno 7 della nostra traversata atlantica

La giornata comincia blu, come gli scorsi giorni. La differenza è quel leggero rollio che viene sottolineato da qualsiasi cosa sia appesa in barca. Ci svegliamo, facciamo colazione e aspettiamo il vento. Oggi è martedì. Qualsiasi applicazione meteo dice che entrerà aria tesa. Dopo colazione il cielo si incupisce, nuvole scure si avvicinano verso di noi e, così, decidiamo di prevenire prendendo la seconda mano di terzaroli. Cosa vuol dire? Significa ridurre la superficie di vela esposta all’aria. Quando il vento aumenta è importante regolare le vele al fine di non farsi trovare troppo invelati. E così, facciamo. Prendiamo la seconda mano. Come da programmi, il vento si presenta puntuale, in compagnia di un po’ di pioggia non invitata. Ma per fortuna, lei resta per poco. L’aria invece no. Un fresco vento al traverso ci fa galoppare verso le Azzorre. Julia vola, si toglie di dosso tutte le miglia in cui ha tenuto le ali riposte in attesa di queste condizioni. Da previsioni questa pressione sulle vele dovrebbe accompagnarci per un po’ di giorni e noi, con un gran sorriso, le diamo il benvenuto a bordo. Un motore gratuito che riesce a vincere a mani basse contro lo scoppio rombante di un motore diesel da 100 cavalli. Avanti tutta Julia, corriamo insieme verso la meta. Andrea