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Sirniki is one of my favorite Russian dishes. Made from frech cheese and a bit of vanilla. Best for breakfast or tea/coffee time. Hit the Bell Button đ to be informed when the next video comes out. Leave your comments bellow đœ If you like what we are doing - buy us a coffee! https://www.buymeacoffee.com/sailingk... Grab some merch http://sailingkanoa.com/spreadshirt/#!/ ... We are sailing on our catamaran, a Lagoon 380 around the world. We like to explore new places, we like to cook with people, who share their culture by showing us national recipes and tell a story. We are cooking with local people. Easy recipes from non-professional chefs. You can feel real life on these recipes for every day. And if you like it - thumbs upđđŒ and SUBSCRIBE to our adventure! https://www.youtube.com/channel/UC3Fd3ndXzJKxEjw79qwe3-Q?sub_confirmation=1 FOLLOW US: our daily life on Instagram @sailingkanoa: https://www.instagram.com/sailingkanoa/ our life on Facebook "Sailwithus Recipes and live on a boat": https://www.facebook.com/sailwithus our recipes on Pinterest https://www.pinterest.com/sailingkanoa/ our home page and more information about us: http://sailingkanoa.com/ Follow our boat on NOFOREIGNLAND: https://www.noforeignland.com/boat/6293528768413696 WE USE: Music from ĐДлагДŃ. ĐŸĐč Ўа ĐœĐ” ĐČĐ”ŃĐ”Ń Camera Xaomi Poco2 Stabilization https://www.dji.com/osmo-mobile-3 #shorts #russianfood #sirniki #cookingchanel
Siamo a Roseau, Dominica. Visitiamo questo paesino caratteristico e subito ci sentiamo avvolti dalla realtĂ locale a 360 gradi. Strade asfaltate, palazzi fatiscenti, anziani locali che assomigliano moltissimo a Bob Marley. Una volta ho letto che lâindice di salute di un luogo si misura dalla presenza di cani randagi. Qui Ăš pieno, e guardandoci intorno Ăš facile a trovare corrispondenze con Roseau. Ogni volta che visitiamo una cittadina dei Caraibi ci chiediamo di cosa vivano, se di turismo o di cosâaltro. Immaginiamo un livello di povertĂ elevato (a suggerircelo la spazzatura per la strada, animali randagi, automobili degli anni 90, gli articoli nei negozi,âŠ) e pensiamo a quelle persone nate qui, costrette a tollerare fiotte di turisti con i cappelli di paglia e la pelle bianca come il latte, come compromesso per racimolare qualche dollaro ogni giorno. Li guardo da lontano con curiositĂ e un poâ di timore. Vorrei dirgli che io sono diversa, che vorrei sentirmi parte di quella comunitĂ per capirla fino in fondo, che vorrei sapere tutto sulla loro vita, tipo fa freddo di notte a luglio? Come funzionano le cose lĂ? Ci si sposa e si figlia o si figlia e ci si sposa? CâĂš una societĂ patriarcale? PerchĂ© tutti tengono i capelli lunghi? Si beve il caffĂš in moka? PerchĂ© camminano tutti scalzi? PerchĂ© perchĂ© perchĂ©? Ma continuo a camminare, guardando con la coda dellâocchio angoli privati e assolutamente normali, proprio quelli che mi interessano di piĂč. Questo viaggio serve proprio a questo dâaltronde. Continuare a camminare. Osservare e camminare. Sperando un giorno o lâaltro, di capirci qualcosa. Un poâ come la vita, no? Camilla