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Zadig, Diario di Bordo del 30 aprile e 1 maggio 2019

62 विचारों· 07/05/19
clubromavela
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Martedì mattina ci siamo svegliati con molta calma intorno alle ore 9:30, sapendo che avremmo avuto tutta la giornata a disposizione per preparare la traversata finale per portare Zadig a Marina Sveva. Tutti i modelli meteo erano concordi nelle previsioni che suggerivano di attendere l'imminente passaggio di una perturbazione con forte vento da maestrale, così abbiamo programmato di lasciare Vis nel tardo pomeriggio e traversare l'Adriatico in notturna. Prima di salpare siamo scesi a terra per comunicare, come da prassi, alla polizia locale il nostro rientro in patria e abbiamo riempito di gasolio la tanica di rispetto, nonostante il livello di carburante indicato nel quadro di bordo segnasse ancora poco meno di metà serbatoio (capiente 200 litri). Dovevamo percorrere ancora 95 miglia e ora possiamo confermare che il consumo effettivo a motore, a 2500 giri e 6,5 nodi di velocità, è di 4 litri l'ora (o 1,65 miglia con un litro). Come stabilito, abbiamo salpato l'ancora dalla rada di Vis alle ore 17:45 circa e abbiamo deciso di circumnavigare l'isola da sud per evitarci onda ancora formata da nord ovest. Scelta azzeccata, perché abbiamo potuto aprire subito le vele e navigare prima di lasco e poi di bolina larga per circa 25 miglia con vento apparente di 15-18 nodi, toccando gli 8 nodi di velocità e con la vista su un tramonto mozzafiato. Alle ore 22:00 il vento ci ha ruotato in faccia e abbiamo rollato prima il fiocco e poco dopo la randa. Alle 23:00 abbiamo iniziato la turnazione dividendoci in due squadre da tre, alternando 2 ore di guardia a 2 ore di riposo. Ognuno di noi ha potuto imparare ad impostare e monitorare il radar di bordo, uno strumento di cui d'ora in poi sarà difficile privarsi vista la sua incredibile utilità per affrontare questo tipo di navigazioni in totale sicurezza. All'alba ci siamo ritrovati tutti insieme per vedere sorgere il sole, uno degli spettacoli più belli che la natura può offrire ad un marinaio. La traversata, anche se tutta a motore, è stata piacevole e priva di criticità, solo verso le 7 di mattina una violenta ma rapida precipitazione ci ha bagnati un po'. Siamo arrivati a destinazione alle ore 8:30 e, dopo aver fatto il pieno di gasolio abbiamo ormeggiato al posto a noi assegnato per i prossimi 3 mesi. L'equipaggio, stanco ma appagato da questa esperienza meravigliosa, si è poi prodigato per pulire la barca e lasciarla come nuova, pronta per la prossima avventura...

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