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2,017

I giorni passano veloci, ma mai veloci quanti Julia su questo oceano così maestoso. Ormai le miglia diminuiscono in un modo più tangibile, vedere 300, poi 200 miglia all’arrivo è molto diverso che leggere 1500 e poi 1400. Sentiamo il profumo di terra. Oggi abbiamo letto tutte le informazioni su Horta e sull’isola di Fajas, prima tappa che faremo alle Azzorre. C’è fermento nell’aria. Tanta voglia di visitare, esplorare, scoprire quel verde così unico al mondo che solo alle Azzorre si presenta così rigoglioso, ma altrettanto piacere nel navigare così. La barca sembra ormai essersi tolta di dosso la fatica, aver spezzato il fiato come si dice in gergo podistico. Corre senza farcelo sentire, come un cavallo libero nella prateria che non sente il peso del suo cavaliere. Raggiungiamo i 9 nodi, la prua fende l’acqua come una lama nel burro e, ogni tanto, infila il naso nel mare per rinfrescarsi un po’. Dettaglio non trascurabile: siamo passati da 31,2 gradi di temperatura dell’acqua del mare a 21.5. E si sentono tutti! L’aria è frizzante, gli spruzzi del mare taglienti. Meno male che ci aspetta l’estate e non l’inverno. Passare dal calore caraibico ai ghiacci alpini sarebbe stato troppo drastico. Udite udite: domani si pronostica l’arrivo. In serata. Speriamo non in notturna per non avvistare luci anziché terra. Staremo a vedere! Ci leggiamo domani con una prevista emozione addosso a livello mille! A domani, Andrea