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layladelmare

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Giorno 20 - sempre più vicini. Ragazzi che cavalcata. E chi l’avrebbe detto. Che Julia vada forte non è una novità, ma che sappia farlo per così tanti giorni di fila mi sorprende! Si, lo so. È un oggetto, non prova emozioni bla bla bla. Vero! Ma adesso non è la verità che cerco, è uno spazio in cui entrare in profondo contatto con ogni sua parte. Dopo tutti questi giorni la sensibilità sul suo procedere è altissima: i rumori ormai li conosciamo a memoria, se qualcuno risulta sospetto merita sicuramente di attenzioni. Al contrario, se un tintinnio proviene da poco sopra la nostra testa mentre dormiamo, non vale nemmeno la pena aprire un occhio, è il grillo di una drizza. Vibrazioni, scossoni e fluidità sono in sintonia con le nostre orecchie e i nostri corpi. Che meraviglia. Vero, come dicevo prima hanno ragione tutti coloro che dicono che le barche siano ammassi di materiale, ma è il sentimento che le attribuiamo che le rende speciali. Ci sarà chi lo prova per la propria auto appena comprata, per la propria moto sportiva. Bene, io questa connessione con la materia la provo con Julia, colei che ci sta letteralmente portando ai Caraibi, attraversando l’oceano. Che storia, che viaggio, che avventura. Che ognuno pensi ciò che vuole, io in un minuscolo spazio del mio cuore ho un pezzettino di vetroresina ❤️ Andrea

andreaecamilla

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Ce lo avete chiesto per un paio di giorni ed eccolo qui: il nostro timone ballerino in tutto il suo splendore. Lo abbiamo fatto controllare con la barca a secco? Ovviamente (sì). Si muoveva? Assolutamente (no). Ma appena siamo rientrati in acqua… via alle danze! Un movimento sulla boccola dell’asse che non avevamo mai visto prima. Per chi non sa di cosa parlo, la boccola è un disco in cui si infila il timone. È quel pezzo che, insieme ad altre componenti, tiene in sede il timone ed evita che se ne vada in giro. Il nostro ne ha due (credo quello di chiunque, ma chi lo sa🤷‍♀️), una superiore e una inferiore, che lo bloccano lì dov’è. Il dilemma era se tirare nuovamente fuori la barca oppure tenerci il problema e ripensarci in Europa. A mente fredda chiunque direbbe che non c’è neanche da pensarci, eppure noi, appena conclusa un’operazione durata un’intera settimana, speravamo di non dover mobilitare un’altra gru. Ma con la sicurezza non si scherza. Per questo siamo riusciti a parlare con Don, un signore che vive qui e che non solo ha un First uguale uguale a Julia, ma ha anche sostituito negli anni più volte le boccole al timone e sa perfettamente il modello e il numero di serie da richiedere alla ditta produttrice. Troppo bello per essere vero. Come al solito le nostre giornate sono scandite da lavori al pc, anche se non vengono filmati (chissà perché poi qualcuno si sente offeso e in dovere di comunicarlo), e tutta questa faccenda dei lavori aggiunge carne a un fuoco che già di per sé è bello scoppiettante. Domani insieme a Don ordineremo il pezzo di ricambio e non appena sarà arrivato procederemo con la sostituzione. Dovranno incasellarsi un paio di coincidenze affinché tutto questo sia concluso entro il 2 giugno (giorno in cui arriverà l’equipaggio). A proposito, saremo in 7. Qualche ipotesi? 😄 A domani Camilla

andreaecamilla

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Train operators aim at increasing onboard sales. And the key to achieving this is? The train Crew! Find out more and meet us at our booth: InnoTrans 2016 in Berlin, 20-23 September, Hall 1.1, Booth 320 Meet us at InnoTrans 2016: http://bit.ly/2ctkuBg LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/lsg-group-train-services

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This DeFever 44 is bound to catch the eye of anyone looking for a reliable, comfortable, and capable cruiser—especially if you’re dreaming of long-range adventures or living aboard internationally. Designed by Arthur DeFever, a legend in the trawler world, this 44-foot flybridge motor yacht was his most popular model for good reason. It’s built tough with a solid fiberglass hull, a deep keel, and sturdy struts protecting the running gear, making it a seaworthy choice for tackling coastal waters. The displacement hull—steady and fuel-efficient—means you’re not burning through diesel like some lighter boats. You get a generous salon with a galley-up design—perfect for keeping the cook in the conversation—plus a full-beam master stateroom aft with a queen berth, ensuite head, and enough storage to settle in for months. The forward guest cabin has a V-berth for visitors, and the walk-in engine room is a mechanic’s dream—near stand-up headroom for easy maintenance. Add in the flybridge with its commanding views and roomy aft deck for lounging or entertaining, and you’ve got a boat that feels like a floating home without skimping on practicality. Owners love the walk-around decks for easy handling and the tender setup. For someone who values durability, comfort, and the freedom to roam, don’t let this one pass you by! https://www.yachtworld.com/yacht/1985-defever-44-trawler-9694624/

cruisingwithsvvolare6929

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