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Every spring I post a video of the Multihull Centre. This has been my home base since 1982. And every year it seems to get ever more crowded with multihulls. In part of course because they are all much larger than 30 years ago. In this video you can see two Transit 38's, a Gypsy 28 and an Eclipse. In the back ground are a Sagitta and Banshee See here for more http://multihullcentre.co.uk/ and my designs here www.sailingcatamarans.com (no audio on this video)
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Muchas veces nos obcecamos en mantener todo el trapo cuando el viento arrecia. Vamos escorados, luchando contra la mar y el viento e incluso el barco se nos va de orzada. Llega el momento de que no podemos más y decidimos tomar un rizo a la mayor. En ese momento, en ese justo momento, descubrimos que el barco, además de ser más habitable, desarrolla de medio nudo a dos nudos más de velocidad.
Estratto del diario di bordo: l’arrivo a destinazione. Navighiamo ormai da 3 giorni, questa è la terza notte. Tre notti senza luna, tre notti senza stelle. La prima abbiamo fatto uno slalom tra temporali fulmini e piogge. Nuvole ovunque che coprivano le stelle. Nero ovunque. L’oceano, il cielo e l’orizzonte erano completamente oscuri. L’unica fonte luminosa erano la luce di coronamento a poppa e gli strumenti in pozzetto. Stop. Buio profondo e senza confini. Un buio che pare voglia assorbirti. La seconda notte è stata tranquilla: stelle, ma sempre niente luna. Visibilità meno tenebrosa. Una notte di riposo. E poi questa, la terza. Siamo esattamente a 25 miglia da Norman island, prima isola britannica delle isole vergini. In quelle americane non possiamo fermarci perché non abbiamo il visto adatto sui passaporti. Le nuvole coprono nuovamente il manto stellato. Lampi a poppa. Mare nero e onda di prua. Le previsioni danno temporali sparsi più piogge. La barca più di così non può darci, o meglio, non glielo vogliamo chiedere: abbiamo 1800 giri di motore dentro con overdrive (passo più prestante) della nostra elica gori (che dà più velocità ma sforza di più il motore). Vento esattamente sul naso ed essendo notte, non vogliamo metterci a bordeggiare tra i bassi fondali. 5 nodi/5,3 nodi di avanzamento con onda di orua che ci spezza la cavalcata. Il nero si fa di nuovo sempre più fitto. Ma la meta si avvicina. Navigare controvento così non mi piace, ma fa parte del gioco. Una cosa che ti insegna il mare è che devi accettare. Non controlli nulla se non la tua barca, preparandola nel modo più previdente possibile. E noi, siamo pronti. Andrea PS: come ogni avventura degna di essere raccontata, l’imprevisto, l’ultimo nemico da sconfiggere, arriva proprio sul fischio di fine partita. E così è stato questa notte, quando per un soffio non ci siamo schiantati contro una chiatta ormeggiata all’ancora, completamente prima delle obbligatorie luci di segnalazione. Un grande spavento e un’ENORME colpo di fortuna ci hanno impedito di andarle dentro a 6 nodi di velocità (per una barca a vela equivale “a tutto gas”). Tutto è bene quel che finisce bene 🫶
A brand-new #IMOCA 60 is in the works, just in time to compete in the next around the world races, including #TheOceanRace 2027! Don’t forget to subscribe for more The Ocean Race: https://goo.gl/BzBCwU Check out our full video catalogue: https://goo.gl/nrB9ay Like The Ocean Race on Facebook: https://www.facebook.com/theoceanrace/ Follow on Twitter: https://twitter.com/theoceanrace/ Follow on Instagram: https://www.instagram.com/theoceanrace/ Read More: http://www.theoceanrace.com