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מִכְנָסַיִים קְצָרִים לִיצוֹר
Lazzara Yachts is delighted to unveil the latest addition to its highly successful LSX series, the Lazzara Limited Edition LSX 67. The yacht boasts a contemporary style, state-of-the-art engineering, and serious horsepower. In a revolutionary design move, the full-beam master suite has direct access to an aft deck entertainment area and beach club. The Lazzara Limited Edition LSX 67 is the only yacht in her class to offer such an arrangement, and the exceptionally large master suite affords the owner uninterrupted views port, starboard, and aft from the cabin via the full beam sliding glass door. The Lazzara Limited Edition LSX 67 is the perfect blend of power and beauty.
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Estratto del diario di bordo: l’arrivo a destinazione. Navighiamo ormai da 3 giorni, questa è la terza notte. Tre notti senza luna, tre notti senza stelle. La prima abbiamo fatto uno slalom tra temporali fulmini e piogge. Nuvole ovunque che coprivano le stelle. Nero ovunque. L’oceano, il cielo e l’orizzonte erano completamente oscuri. L’unica fonte luminosa erano la luce di coronamento a poppa e gli strumenti in pozzetto. Stop. Buio profondo e senza confini. Un buio che pare voglia assorbirti. La seconda notte è stata tranquilla: stelle, ma sempre niente luna. Visibilità meno tenebrosa. Una notte di riposo. E poi questa, la terza. Siamo esattamente a 25 miglia da Norman island, prima isola britannica delle isole vergini. In quelle americane non possiamo fermarci perché non abbiamo il visto adatto sui passaporti. Le nuvole coprono nuovamente il manto stellato. Lampi a poppa. Mare nero e onda di prua. Le previsioni danno temporali sparsi più piogge. La barca più di così non può darci, o meglio, non glielo vogliamo chiedere: abbiamo 1800 giri di motore dentro con overdrive (passo più prestante) della nostra elica gori (che dà più velocità ma sforza di più il motore). Vento esattamente sul naso ed essendo notte, non vogliamo metterci a bordeggiare tra i bassi fondali. 5 nodi/5,3 nodi di avanzamento con onda di orua che ci spezza la cavalcata. Il nero si fa di nuovo sempre più fitto. Ma la meta si avvicina. Navigare controvento così non mi piace, ma fa parte del gioco. Una cosa che ti insegna il mare è che devi accettare. Non controlli nulla se non la tua barca, preparandola nel modo più previdente possibile. E noi, siamo pronti. Andrea PS: come ogni avventura degna di essere raccontata, l’imprevisto, l’ultimo nemico da sconfiggere, arriva proprio sul fischio di fine partita. E così è stato questa notte, quando per un soffio non ci siamo schiantati contro una chiatta ormeggiata all’ancora, completamente prima delle obbligatorie luci di segnalazione. Un grande spavento e un’ENORME colpo di fortuna ci hanno impedito di andarle dentro a 6 nodi di velocità (per una barca a vela equivale “a tutto gas”). Tutto è bene quel che finisce bene 🫶