מִכְנָסַיִים קְצָרִים לִיצוֹר


Oggi fortunatamente è una giornata senza colpi di scena. Lavoriamo, risolviamo un mega problema legato alla scelta della boccola (anche grazie all'aiuto telematico del buon Alessio) e iniziamo a sistemare la barca. Onestamente iniziamo a sentire davvero la voglia di trovare una casa, accendere il pc in uno studio semi vuoto dal trasloco e pensare unicamente alle lavorazioni del giorno. Siamo ormai abituati ai micro piovaschi di queste parti. Praticamente c'è il sole, ci sono 35 gradi, hai la crema solare e cerchi l'ombra per lavorare in pace. Pochi secondi più tardi è buio, le nubi coprono tutto il cielo, l'acqua scende come se fossimo sotto a una cascata, e tu corri dentro con pc e pochi oggetti che riesci a salvare. 4 minuti dopo circa, torna il sole ed è di nuovo estate. Così per tutta la mattinata ? Verso sera facciamo una call con l'equipaggio! Mancava solo Claudio, il papà di Andrea, per essere al completo. Tra presentazioni di chi non conosceva gli altri e indicazioni tecniche su cosa mettere nello zaino (dovete sapere che in barca trolley e borsoni rigidi sono VIETATI) trascorriamo la prima mezz'oretta insieme. Chissà quante altre "mezz'orette" da qui alle Azzorre. 2200 miglia. Ci siamo quasi ?