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Questa mattina ci siamo alzati e sembravamo tutti camminare a un metro da terra. Finalmente partiamo! Certo, le Canarie non sono al di là dell’oceano, ma comunque rappresentano il trasferimento più lungo mai percorso finora. 4/5 giorni e 600 miglia circa. Oltretutto l’equipaggio è riunito e siamo tutti affiatati. Assisto divertita ai piccoli balletti che nascono quando due abitudini casalinghe diametralmente opposte si incontrano e in qualche modo si deve arrivare a una soluzione che accontenti tutti. Prendiamo la moka per esempio. (Gli italiani e il caffè, esempio non casuale 😂). Chi normalmente la lascia “sporca” perché così s’impregna di aroma. Chi normalmente la lava subito per mantenere l’ordine. A bordo la priorità è mantenere un clima disteso e sereno, perciò è praticamente impossibile che ci sia un tira e molla per questioni come queste. Ma io vedo i piccoli gesti e le piccole espressioni e me la rido sotto i baffi mentre le relazioni prendono forma a pochi metri dall’oceano. Camilla
Ci svegliamo e andiamo a terra: obiettivo spesa e pieno al dinghy. Spuntate le due mansioni del giorno ci gustiamo un ottimo pranzetto preparato da Matteo che come al solito tira fuori un asso dalla manica. Pochi ingredienti, ben miscelati. Il segreto di ogni chef, in fondo, si nasconde nella semplicità. Dopo alcune call di lavoro tiriamo su l’ancora e facciamo prua su anse noir, poco sotto fort de France. Inizialmente onda formata vento teso (soliti 20 nodi), ma Julia ormai si diverte leggera e spensierata. Sarà che le novità spesso spaventano, sarà che il mare sembra sempre minaccioso quando si presenta con onde più alte di due metri, ma il segreto sta nel farci amicizia. Non ha senso resistere alle cose, bisogna lasciarsi andare e seguirne il flusso. E noi oggi abbiamo fatto così: Julia è una barca in salute che ha voglia di galoppare e noi le lasciamo redini morbide e diamo gambe. Così una giornata che tempo fa ci avrebbe fatti stare tesi in attesa dell’arrivo, oggi ce la siamo goduta con il sorriso. Lezione messe nello zaino oggi: ciò che spaventa oggi non è detto che non diventi un tuo amico domani. Quindi avanti così, sempre vigili, sempre previdenti, ma con un sorriso in più A.