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The Boat Show visits Camden, Maine for the 2023 Camden Classics Cup. #regatta #sailing #maine
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The Crazy Waters Bridge in Chalkis sits at the narrowest point between Evia and the mainland, where the strait is only about 38 meters wide. Because so much water is forced through this tiny opening, extremely strong currents are created — the reason sailors call it the “Crazy Waters.” The bridge is in the middle of the city and opens only once a day to avoid disrupting the constant road traffic. Boats may only pass at slack tide, the brief moment every six hours when the water is calmest. That’s why sailors often go through at strange times like 1:30 or 3:00 a.m. While waiting, boats are not allowed to tie up along the quay because the turbulence is so strong that it would be dangerous. Instead, everyone must anchor in the bay and wait for instructions from Port Control. We anchored there with about fifteen other boats and waited until slack tide at night. At midnight, Port Control suddenly called all boats in order — we were number three. Passing the bridge in the dark was surreal: strong currents below, quiet city lights above. The bridge didn’t lift; it actually slid sideways into the quay walls, disappearing completely. Once through, we moored safely just 100 meters further in the city. Experiencing this natural phenomenon at night, in such a narrow and powerful channel, was something I will not quickly forget!
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Domani si parte! Abbiamo guardato le previsioni. Domani il vento gira e ci dà buono. Dovremmo partire con un traverso e arrivare con un lasco. E chi si ricorda il lusso delle andature portanti? Che meraviglia! Oggi la giornata è scivolata leggera: lavoro lavoro lavoro spesa e cena. Oggi abbiamo sentito amici, abbiamo condiviso ricordi vissuti insieme e ci si è scaldato il cuore al pensiero che comunque ogni giorno ci sta portando a poterli riabbracciare. Ogni cosa ha un lato più bello e uno più difficile. In questo caso questo viaggio ci ha regalato tantissimo e ci ha limitato la possibilità di vedere amici, parenti e affetti in generale. Ora che torneremo riavremo tutto il calore degli abbracci, ma mancherà tutto il resto. Bisogna davvero imparare a fare il pieno delle cose che si ha a disposizione nel presente per poter vivere bene dove si è, con la consapevolezza che tutto tornerà, mai uguale a se stesso, ma tornerà, se lo si vuole. Attaccarsi alla mancanza di qualcosa che non si vuole lasciare andare è un’ostinazione poco sana. Lo dico io, che prima di questo viaggio ero la persona che più si appigliava al trattenere qualsiasi cosa. Un viaggio che ci ha cambiati nel profondo. Il segreto della felicità credo sia davvero saper star bene dove si è, godendo a pieno di ciò che il momento ti regala, senza pensare a quel che manca. Mancherà sempre qualcosa come avremo sempre qualcosa di bello da assaporare dove siamo. Tanto vale concentrarci su ciò che si ha, tanto per il resto, basta solo aspettare. Una riflessione dal cuore Andrea
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Wild Oats looking the part during the SOLAS big boat race in the lead up to the 2013 Sydney to Hobart yacht race
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