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?BOOK CLUB di Dicembre: "L'Ombra del vento " di Carlos Ruiz Zafón Link al libro (affiliato amazon): https://amzn.to/40mhn3B ?Tra mistero, atmosfera gotica, realismo magico e contesto letterario, questo libro sembrava destinato a farmi innamorare, almeno sulla carta. Tra gli elementi che ho apprezzato ci sono: ?1)Il ruolo centrale che libri e letteratura hanno nel romanzo. Mi è piaciuta la struttura a matriosca del mistero del libro dimenticato che racconta una storia più reale della realtà ed unisce i vari livelli della narrazione. ?2)L'ambientazione gotica di Barcelona ai confini del il realismo magico, con il cimitero dei libri dimenticati e l'antica residenza infestata. Devo ammettere che i capitoli iniziali mi hanno fatto sperare che l'atmosfera cupa e misteriosa di Barcelona nascondesse più magia rispetto a quella che ho effettivamente trovato nel resto del libro. Tuttavia, mi è piaciuto esplorare la linea di confine tra reale e magico. Verso la fine del libro, come la nebbia di Barcelona, anche l'aspetto soprannaturale si è diradato, rivelando più che altro coincidenze dalle tinte gotiche. Ma fino alla fine mi sono chiesta se la magia esistesse o meno nel mondo di questo libro. ????3)Il personaggio di Fermin, che mi ha fatta molto ridere con il suo umorismo un po' volgare, e quello di Nuria, che secondo me è uno dei pochi e l'unico femminile dotato di profondità. ??4)Il tema dell'importanza delle storie come strumento per tenere viva la memoria. Tuttavia, ci sono altri aspetti del libro dei quali sono meno entusiasta, soprattutto riguardo ai personaggi: ??6)Il personaggio di Daniel, nel quale non mi sono immedesimata e per il quale non ho provato molta empatia, forse perchè non ho percepito il suo arco di trasformazione nel corso nella storia. Daniel è cresciuto sì, ma è cambiato in qualche modo? Non saprei. Neppure Julian mi ha particolarmente colpita sebbene egli sia un personaggio che muta molto nel corso della storia. ?7)Inoltre ho trovato parecchi personaggi un po' piatti, anche se descritti nel dettaglio (un esempio tra tanti è l'ispettore Fumero, che è sempre e solo cattivo senza sfumature). Scarseggiano le scene in cui i personaggi principali compiono scelte che ne rivelano la personalità profonda oltre le apparenze. A parte qualche risvolto nel finale, la storia non mi ha trasmesso la forza di un cambiamento interiore, concentrandosi invece sulla trama e sulla risoluzione del mistero. Per quanto io abbia apprezzato la lettura e seguito con piacere le peripezie dei personaggi, essi non mi sono entrati nel cuore. ?8)Le lunghe parti di narrazione da parte dei personaggi secondari. Dopo alcune pagine di memorie, mi è capitato non non capire più chi stesse parlando e di dover tornare indietro per riprendere il filo. ?E voi cosa ne pensate del libro? Scrivetemelo nei commenti! Nel mese di gennaio leggeremo insieme la Trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen, ed io vi porterò in giro per la città alla scoperta dei suoi luoghi più importanti. Link al libro di gennaio (affiliato amazon): https://amzn.to/4j1sgz4

giugyssima

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??Esploriamo insieme Copenaghen alla scoperta dei luoghi dell'infanzia di Tove Ditlevsen! È l'autrice danese che scrisse la Trilogia di Copenaghen, il libro che abbiamo letto per il nostro book club di gennaio. ?Vi è piaciuto il tour? Cosa ne pensate del libro? ?Come sempre, a fine mese pubblicherò un video con la mia recensione del libro, così voi potrete condividere le vostre riflessioni nei commenti. ?Ringrazio @fazieditore per avermi inviato in omaggio questa nuova edizione della trilogia ???

giugyssima

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?Per il nostro Book Club di gennaio, abbiamo letto La Trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen e siamo andati in giro per la città ad esplorare i luoghi in cui si svolgono le vicende di questo romanzo autobiografico. Trovate i video sul mio profilo. link al libro (affiliato Amazon): https://amzn.to/3El9DWT ?A me il libro è piaciuto moltissimo dalla prima all'ultima pagina. ?L'elemento che più ho amato è la voce narrante di Tove, con la sua sensibilità di bambina già matura e di adulta sempre un po' infantile. Anche se questa è un'opera in prosa, tra le righe spunta sempre la vena poetica dell'autrice. ?Tutta la trilogia è pervasa dall'umorismo nordico che possiamo definire secco e che è un tratto distintivo di Tove Ditlevsen. Trovo geniale la capacità che l'autrice ha di raccontare episodi tragici attraverso una lente ironica. Il risultato nel lettore è spesso un sorriso dal retrogusto amaro. ?Altro grande pregio della trilogia è che essa racconta la vera vita di Tove Ditlevsen in modo avvincente e mai noioso. Nonostante Tove si sia attenuta ai fatti della sua vita, ha saputo intrecciare i fili del racconto in modo da tessere una storia bel strutturata. ?Il terzo libro, la Dipendenza, mi ha un po' turbata per il tema forte che viene trattato e per le scente tragiche di Tove, proprio perchè ella le ha compiute davvero. Ma qui emerge ancora una volta la grande capacità ed il coraggio dell'autrice di far balzare i suoi stati d'animo fuori dalla pagina ed affidarli al lettore. ?Vi ringrazio per aver letto questo libro con me, scrivetemi le vostre riflessioni nei commenti. E grazie a Fazi Editore per questa copia in omaggio. ?Per il nostro book club di febbraio leggeremo insieme Il Cerchio Celtico di Björn Larsson, un libro di avventura e suspence in mare. link al libro: https://amzn.to/3WCmPgb

giugyssima

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