מִכְנָסַיִים קְצָרִים לִיצוֹר

Ragazzi che galoppata. Ieri notte abbiamo tenuto sempre una velocità maggiore di 7 nodi. Ci svegliamo con un'alba appannata. C'è molta umidità nell'aria. Il vento cala nelle prime ore del mattino ed essendo un bel lasco, prepariamo, issiamo e scalziamo il nostro giga gennaker salva bonaccia. Prendiamo passo, in poco vento ci muoviamo quasi alla sua stessa velocità, finché non sentiamo un rumore dolce e inquietante allo stesso tempo. Si rompe la drizza in testa d'albero. E pensare che immaginavo un suono secco e spaventoso. Invece no, l'equipaggio non si è scomposto e ognuno si è reso disponibile aiutando il recupero dal mare. Fortunatamente avevamo preparato già una drizza di rispetto che a questo punto diventa la principale. Lo riapriamo e copriamo parecchie miglia. Poi il vento gira e diventa una bolina. Comoda, non estrema. Ripartiamo a 8 nodi e continuiamo la nostra cavalcata. Poi, il tramonto. Che colori, che sensazioni, che emozioni. Sappiamo di essere in un luogo che sa regalarci ricche emozioni e questo tramonto è stato proprio una di quelle. Tutto bene dall'equipaggio di Julia, ci aggiorniamo domani. Un po' più lontani dai Caraibi, un po' più vicini alle Azzorre.
